Pock (1889, 1892, 1897)
Julius Pock (Bratislava, 1840 – Innsbruck 1911) fu un esperto alpinista austriaco. Dopo gli studi a Graz si trasferì a Trieste, Salisburgo e infine, nel 1866, a Innsbruck, dove visse fino alla morte. Di professione orologiaio, fu un alpinista instancabile, fornendo un contributo significativo alla costruzione di sentieri e rifugi e alla fondazione del servizio di soccorso alpino. Fu membro di varie associazioni alpinistiche: dal 1874 fu membro del “Deutscher und Österreichischer Alpenverein”, sezione di Innsbruck, in cui ricoprì la carica di membro del Consiglio Direttivo dal 1880 al 1907 e di cui diventò membro onorario in seguito alle sue dimissioni causate da una malattia; nel 1878 fondò la società “Wilde Bande” di cui fu presidente per decenni. Fornì importanti apporti sulla cultura e le popolazioni dell’arco alpino; scrisse numerosi articoli, pubblicati nelle riviste “Tourist” e in vari giornali del Tirolo. Uno di questi, “Aus den Bergen der südlichen deutschen Sprachinseln: die Sauris oder Zahre im Friaul”, è dedicato a Sauris/Zahre e dimostra quale attento osservatore fosse.
Per quanto riguarda Sauris Pock dedicò alla località due scritti; il primo, intitolato “Deutsche Sprachinseln in Wälschtirol und Italien, mit besonderer Berücksichtigung der Enclaven Tischlwang, Sauris und Bladen” fu pubblicato nel 1889 e parzialmente ristampato in traduzione italiana nella rivista Pagine friulane (n. 9, 1892, pp. 130-138); l’articolo nella sua versione italiana è stato ristampato nella rivista Tischlbongara piachlan - Quaderni di cultura timavese 6 (2002), pp. 165-185. Il secondo, invece, intitolato “Aus den Bergen der südlichen deutschen Sprachinseln: die Sauris oder Zahre im Friaul” e contenuto all’interno del bollettino del “Deutscher und Österreichischer Alpenverein”, sezione di Innsbruck, fu pubblicato nel 1897 (fascicolo 28, pp. 358-383).
Il primo testo descrive il viaggio nelle località di Timau, Sauris e Sappada iniziato a settembre del 1889. Nelle prime pagine (166-174) Pock descrive il suo itinerario con numerosi particolari, specie quelli legati agli incontri con le persone del luogo, che non mancano di fornirgli indicazioni sui sentieri e una calorosa ospitalità. Già da questi incontri si evince l’interesse linguistico di Pock, per esempio nella sua richiesta ad un gruppo di donne da Timau di intonare alcuni canti in tedesco, dei quali l’autore afferma di conoscerli tutti, già uditi nel Tirolo e nella Carinzia, ad eccezione di due.
La narrazione prosegue con l’arrivo a Sauris di Sotto, di cui Pock propone una breve descrizione delle vie che conducono ad essa, delle montagne che la circondano e delle particolarità linguistiche che caratterizzano l’idioma del luogo. Nota innanzitutto la tenacia con cui si è conservata quest’antica lingua; riferisce di aver potuto parlare con i sauriani per ore senza difficoltà di comprensione e senza sentire alcun vocabolo italiano mischiato con il loro dialetto tedesco, ritenuto particolarmente vicino ai dialetti tedeschi del Tirolo. Di ciò Pock rende merito in parte al mons. Giorgio Plozzer, al tempo parroco di Sauris, il quale predicando nell’idioma paesano contribuì, secondo Pock, al mantenimento della parlata. Nell’articolo sono quindi citati due lavori attinenti a Sauris: Saggio di dialettologia sauriana, diLuigi Lucchini (1882), e Liedlan in der zahrer Sproche diFerdinand Polentarutti(1890).
Risultano particolarmente interessanti alcune dlle osservazioni – che oggi definiremmo di carattere sociolinguistico – che Pock propone nel suo articolo. In particolare, vi si legge che, accolto in una casa del luogo,
intorno al gran focolare, presso la fiamma guizzante, erano riuniti tutti gli abitanti della casa, fantesche e servi, fanciulli e anche vicini, e ben presto cominciò un vivace conversare, a cui tutti prendevano parte. Si parlava solo in tedesco, cioè in dialetto e, non avevamo la più piccola difficoltà ad intenderci vicendevolmente; e, mentre al di fuori cadeva di nuovo una grossa gragnuola e guizzavano i lampi, e i tuoni facevano tintinnire le finestre, noi continuavamo a discorrere lietamente lasciando passare le ore.
Si legge inoltre quanto segue:
La popolazione di Sauris, di circa otto o nove cento abitanti, parla, senza eccezione, un dialetto tedesco facilmente intelligibile, che si conservò fino ad ora straordinariamente puro. Io potei discorrere per ore con quella gente senza accorgermi che mescolassero neppure una parola italiana. Ogni abitante di Innsbruck, che intende, per esempio, il dialetto de’ dintorni della sua città, può senza dubbio capire, forse ad eccezione di alcuni vocaboli particolari, la parlata di Sauris. I sauriani conservano con tenacia la loro antica lingua e tre quarti delle donne non ne intendono altra. Il rev. mons. Giorgio Plotzer, pievano di Sauris di sotto, predica nell’idioma paesano, e a questo bravo prete devesi in non piccola parte se conservossi così inalterato il linguaggio del luogo.
Pock ritiene inoltre che almeno alcuni abitanti dovevano aver ricevuto una minima scolarizzazione in saurano; scrive infatti:
Presso l’accennato oste e rivenditore di tabacco, trovai, fra la cartaccia, gli avanzi di un quaderno scolastico che io mi feci dare da lui. La copertina reca queste parole: «Snaider Giuseppe fu Pietro, l’anno 1881». Vi si contengono sei canti ecclesiastici in dialetto sauriano e poesie parte italiane parte latine, dal che apparisce che nella scuola non viene trascurato il linguaggio paesano.
Vai al testo in italiano (1892)
Vai al testo in italiano (2002)
Il secondo testo (Pock 1897) è più strettamente legato all’alpinismo; la seconda parte di esso si compone di una ricca e precisa descrizione delle montagne circostanti a Sauris. Nella prima parte dello scritto sono fornite informazioni sulla popolazione di Sauris, sui loro cognomi e sul loro idioma; molte di tali informazioni sono già trattate nel testo del 1882.
Riferimenti bibliografici
Hösch, R., 1983, Pock, Julius, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL), Band 8, Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften: 131. <https://www.biographien.ac.at/oebl/oebl_P/Pock_Julius_1840_1911.xml>
Pock, J., 1889, Deutsche Sprachinseln in Wälschtirol und Italien, mit besonderer Berücksichtigung der Enclaven Tischlwang, Sauris und Bladen, Innsbruck, Verlag der Wagner'schen Universitätsbuchhandlung.
Pock, J., 1892, Timau, Sauris, Sappada, Pagine friulane. Periodico mensile, 5 (9): 130-138.
Pock, J., 1892 [2002], Timau, Sauris, Sappada, Tischlbongara piachlan. Quaderni di cultura timavese 6: 165-185.
s.a., 2002, Breve biografia di Julius Pock tratta da “Mitteilungen des Deutschen und Österreichischen Alpenvereins” del 1911, Tischlbongara piachlan. Quaderni di cultura timavese 6: 186.