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Marinelli (1878, 1900 [1873])

Giovanni Marinelli (Udine, 1846 - Firenze, 1900) è stato un geografo, insegnante e deputato italiano. Si formò all'Università di Padova, dove si iscrisse dapprima alla facoltà di matematica e poi a quella di studi giuridici. Dopo le prime esperienze di insegnamento presso l'Istituto tecnico A. Zanon di Udine, dove divenne docente di storia e geografia nel 1872, nel 1878 assunse la cattedra di Geografia presso l'Università di Padova e nel 1893 presso l'Istituto di studi superiori di Firenze. A Firenze fu tra i fondatori della Società di studi geografici e diresse l'organo editoriale della società, la Rivista geografica italiana, che divenne un periodico di riconosciuto livello scientifico (Patrizi 2008). Fu presidente della Società Alpina Friulana (SAF) dall'anno della sua fondazione (1874) fino alla sua morte. 

Marinelli fu una dei principali geografi italiani dell'Ottocento; rinnovò la disciplina applicando ad essa i principi del positivismo (Patrizi 2008); i suoi Illustrazione del Comune di Udine (1886), Guida del Canal del Ferro (1894), Guida della Carnia (1898) divennero modelli di tale approccio alla geografia (Micelli 2016). Fu curatore di La Terra. Trattato popolare di geografia universale (1883-1902), enciclopedia in sette volumi, vera e propria summa delle conoscenze geografiche del tempo.


Marinelli dedicò due lavori a Sauris. Il primo, intitolato Note sulla condizione degli abitanti di Sauris e Collina, fu pubblicato nel 1878 in coda al volume Pensiero e meteore di Cesare Lombroso.  In esso Marinelli fornisce una descrizione in termini geografici e geologici, climatici, ed infine antropici dell'area su cu sorgono le borgate del comune di Sauris.

A proposito dell'idioma saurano, Marinelli scrive (p. 215):

La lingua che parlano gli abitanti di Sauris è un dialetto tedesco, che io non dubito di assegnare alla divisione dell'alto tedesco (hoch deutsch); ma sul quale non ho proseguito tanto i miei studi da poterlo meglio classificare. Fin d'ora però avrei cagione di asserire che esso si assomiglia molto ai dialetti tirolesi, e più che agli altri, a quelli del Pusterthal (Pusteria-alta, valle del Dravo e del Rienz), con una forma più arcaica e con una certa assimilazione di frasi e voci italiane e di preferenza friulane. 

A mo' di saggio, Marinelli riporta inoltre la versione saurana del Padre nostro, quale gli fu dettata dal parroco del tempo, mons. Giorgio Plozzer, menzionando il fatto di aver raccolto "qualche centinaio di vocaboli del dialetto di Sauris, raccolti quivi da me medesimo e che potrebbero servire quale materiale a più fondato giudizio": per tale raccolta di vocaboli, si veda sotto.

Seguono alcune note etnografiche (p. 216):

Dal dialetto, dai costumi, dal tipo adunque, i Saurani (così li chiamano in Friuli Saurans), appaiono evidentemente spettanti lle popolazioni tedesche, ed anche dell'alta Germania e dagli etnografi dei tempi scorsi sarebbero forse posti (come lo furono da alcuni dei recenti) fra le schiatte cosiddette cimbriche.

Viene quindi menzionata la questione delle origini della comunità: Marinelli prudentemente si astiene da un giudizio definitivo, ma menziona come possibile area di provenienza la Val Pusteria, "dove, fin alcuni anni addietro, andavano ogni anno, regolarmente, in pellegrinaggio" (ibid.). A tal proposito ricorda inoltre che "il culto di S. Odvaldo è molto diffuso vuoi a Sappada, vuoi presso i Tedeschi limitrofi" (ibid).

A queste note introduttive seguono osservazioni di carattere antropologico, demografico e sanitario volte a rispondere ad alcuni quesiti posti da Cesare Lombroso.

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Il secondo lavoro scritto da Marinelli su Sauris è intitolato Appunti per un glossario delle colonie tedesche di Sauris, Sappada e Timau. L'opera, come si legge nella prefazione scritta dal figlio Olinto, raccoglie gli "appunti sopra i dialetti tedeschi di Sauris, Sappada e Timau, che il mio compianto Padre raccoglieva, negli anni 1872 e 1873, come materiale per una monografia delle isole linguistiche tedesche" della Carnia. Si tratta dunque di una pubblicazione postuma, in cui sono raccolti circa 550 vocaboli; al "lemma" italiano sono affiancati i traducenti in saurano, sappadino e timavese; con ogni probabilità il riferimento al "centinaio di vocaboli del dialetto di Sauris" presente nel lavoro di Marinelli del 1878 richiama proprio i materiali pubblicati nel "glossario".

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Riferimenti bibliografici

Marinelli, G., 1878, Note sulla condizione degli abitanti di Sauris e Collina, in C. Lombroso, Pensieri e meteore. Studii di un alienista, Milano, Fratelli Dumolard, 1878: 213-227.

Marinelli, G., 1900 [1873], Appunti per un glossario delle colonie tedesche di Sauris, Sappada e Timau, a cura di Olinto Marinelli, Udine, Tipografia Domenico Del Bianco.

Micelli, F., 2016, Giovanni Marinelli, in Dizionario biografico dei friulani, Udine, Istituto Pio Paschini. <https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/marinelli-giovanni/>.

Patrizi, G., 2008, Giovanni Marinelli, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 70, Roma, Istituto per l'Enciclopedia Italiana Treccani, <https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-marinelli_res-63f1ed8f-e71d-11dd-804a-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/