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Lucchini (1882)

Luigi Lucchini nacque a Lateis il 25 maggio 1847. Fu ordinato sacerdote nel 1869. Nel 1870 fu cooperatore domestico nella parrocchia di Santa Margherita a Sappada e in seguito, fino almeno al 1882, professore di grammatica alle classi ginnasiali al seminario di Udine. Nel 1880 pubblicò Memorie del santuario di S. Osvaldo in Sauris arcidiocesi di Udine, prima indagine documentata sulla storia del dell'edificio sacro di Sauris di Sotto. Nel 1882, in occasione dell'ordinazione di Pietro Antonio Troiero, un altro fra i molti sacerdoti originari di Sauris, pubblicò Saggio di dialettologia sauriana, che costituisce il primo studio linguisticamente rigoroso sulla fonetica e la grammatica del saurano; in esso il Lucchini affrontò per la prima volta in modo scientifico la questione delle origini della comunità. Nello stesso volumetto pubblicò la ballata Der Olte Pick Dörfar und ’s Schwäbele, forse la prima opera letteraria originale in saurano. Entrò probabilmente nello stesso anno nella compagnia di Gesu; fu inviato come missionario in Albania, allora parte dell’Impero ottomano, dove fu professore nel Seminario di Scutari, istituto gesuita, dove l'insegnamento del tedesco era parte del corso di studi. Negli anni trascorsi in Albania svolse probabilmente soggiorni di studio in Inghilterra. Nel  1887, durante un’escursione nei dintorni di Scutari in compagnia di un confratello, fu aggredito da un giovane pastore; nell'attentato rimase ucciso il suo compagno. Fu a Sauris per l'ultima volta tra il settembre e l'ottobre 1890, ritornando dall’Inghilterra per recarsi a Costantinopoli, dove avrebbe testimoniato nel processo per l'aggressione subita e l’omicidio del confratello. Fu poi inviato a Mangalore in India, dove fu professore nel Seminario di St. Joseph. Per ragioni di salute ritornò in Italia nel 1904; fu fino al 1905 a Venezia, presso la sede provinciale dell'ordine gesuita. In tale anno fece ingresso nell'ordine certosino e nel 1910 ricevette la vestizione. Fu quindi procuratore generale dell’ordine a Roma e, dal 1912, priore della Certosa di Trisulti (Frosinone). Si ritirò probabilmente già alla fine del 1914 nella Certosa di Tecchiena (Frosinone), grangia dipendente dalla Certosa di Trisulti, dove morì l’8 febbraio 1915.

Il Saggio di dialettologia sauriana è suddiviso in tre parti. La prima parte (pp. 7-14) costituisce un'introduzione alle due successive, ossia "Cenni grammaticali sul dialetto di Sauris" e la ballata Der olte pick dörfar und 's schwäbele.

Nella prima parte il Lucchini affornta la questione delle origini della comunità, questione che al tempo era stata discussa in modo insoddisfacente, se non fantasioso (si vedano i saggi qui riportati di Bergmann, Mupperg e Czörnig). Discostandosi da quanto scritto dagli studiosi precedenti, Lucchini osserva:

È strano che uomini prudenti abbiano voluto esternare siffatti giudizi senza prima consultar bene il nostro dialetto il quale solo può venire in aiuto alle scarse tradizioni del paese e rivelarne in qualche modo l'origine. 

Scrive inoltre il Lucchini:

La maggior parte de' monumenti dei popoli, come osserva uno storico, non bastano a sciogliere tutti gli ardui problemi delle loro origini e de' loro destini, quando non venga in nostro soccorso il linguaggio, interprete vivente delle generazioni passate. La lingua, che ritrae le idee, i sentimenti e i fatti, è pur essa una fonte storica; e quindi la Linguistica e la Storia debbono illustrarsi a vicenda dandosi scambievolmente la mano.

 Il Lucchini osserva quindi che "il nostro dialetto non differisce tanto da' vari idiomi tedeschi, p. es. da quelli del Tirolo e della Carintia". A questo proposito riporta un aneddoto:

Così quanto sullo scorcio di maggio 1848 i Tedeschi del reggimento Hohenlohe passarono per Sauris, intendevano benissimo il nostro dialetto; e a' Deputati comunali, che si sforzavano di parlare in lingua più colta, ebbero a dire: Parlate il vostro dialetto chè così c'intendiamo meglio.

Seguono dunque alcune osservazioni su saggi di Mupperg e Czörnig e brevi noti introduttive sui "cenni grammaticali" e sulla ballata.

I "Cenni" (p. 16ss.) presentano alcune considerazioni relative alla fonetica del saurano, all'ortografia – influenzata dal tedesco standard: "si è mantenuto quanto fu possibile l'ortografia tedesca" – che il Lucchini decide di seguire; quando tuttavia la pronuncia saurana si discosta dallo standard, il Lucchini ritiene più opportuno adottare soluzioni ad hoc: ad esempio, "quando il dittongo tedesco (ei, ie) vuol essere nel dialetto sauriano pronunciato sciolto, si è posto sulla seconda vocale del dittongo il segno della dieresi (Reïde, pronuncia reide, non raide: liëber pron. lieber, non liber)"); le consonanti sono in genere impiegate seguendo il criterio fonetico: 

Appracciata l'ortografia tedesca per i suoni vocali del dialetto, era per lo meno conveniente estenderla anche alle consonanti, quantunque alcune di esse si pronuncino in tutto od in parte diversamente dal tedesco. B iniziale di parola o di sillaba radicale in Sauris pronunciasi sempre per p (Brueder, bauen, gebauet pron. Prueder, pauen, gepauet); [...] w, in qualunque posizione, pronunciasi come b italiano; v ed f come w (v italiano), ed il d finale prende il suono di t (und pron. unt).

A queste come pure altre osservazioni di carattere fonetico e morfologico (sulla forma degli articoli determinativi, sulla declinazione nominale, sui pronomi e sui tempi verbali), segue il testo della ballata.

 

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Riferimenti bibliografici

Lorenzini, C., 2016, Luigi Lucchini, in Dizionario biografico dei friulani, Udine, Istituto Pio Paschini. <https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/lucchini-luigi/>.

Lucchini, L. (1880), Memorie del santuario di S. Osualdo in Sauris arcidiocesi di Udine, Udine, Tip. del Patronato.

Lucchini, L. (1882), Saggio di dialettologia sauriana (1882) Udine, Tip. del Patronato.

Petris, B. (1978), Testi saurani / Zarar Stiklan, Udine.