Dottrina cristiana (XIX sec., anni Trenta[?])
La Dottrina cristiana è il testo ottocentesco in lingua saurana più corposo.
È giunto fino a noi attraverso due manoscritti redatti nel corso del XIX secolo da un ignoto compilatore, che la tradizione e i precedenti lavori sull’argomento (Magri 1939, Petris 1978) individuano in mons. Giorgio Plozzer (1816-1899), parroco di Sauris dal 1850 al 1899 (cfr. Tilatti 1998: 77). Una serie di dati mostra tuttavia che tale attribuzione è con ogni probabilità spuria.
Dei due manoscritti che testimoniano tale testo, il primo è stato conservato e tramandato dall’«intellettuale popolare» (Isabella 1993: 24) Fulgenzio Schneider (1864-1941) (di seguito verrà citato come “ms. Schneider”); è oggi conservato presso il Centro etnografico Haus van der Zahre a Sauris di Sopra. Il secondo manoscritto è stato rinvenuto nel 2020 tra le carte dal sig. Tiziano Minigher di Sauris (di seguito sarà chiamato “ms. Minigher”) ed è anch’esso attualmente conservato presso il Centro etnografico.
Il ms. Schneider presenta dimensioni di mm 200 x 140 (foglio di mm 640 x 400 in ottavo); presenta una copertina in cartone con rafforzo in tela dato da un foglio cartaceo a righe in controguardia, incollato sul contropiatto della copertina, che forma bifoglio con il primo foglio di guardia anteriore. La controguardia posteriore è cartacea senza rigatura; è l’ultimo foglio di un fascicolo (composto da due bifogli) aggiunto nel 1937, il quale riporta un commento al manoscritto originale a firma di Fulgenzio Schneider (per una trascrizione e un’analisi della postilla di Fulgenzio Schneider si veda Sidraschi [2022]).
La carta utilizzata presenta diverse filigrane: Nikolaev n. 903, Eineder n. 494 (?), un leone poggiato su tre zampe, con la zampa anteriore sinistra alzata (Nikolaev 924?) e una stella a sei punte. Stando ai repertori menzionati, si tratta in ogni caso di carta prodotta dalla cartiera Galvani di Pordenone in uso tra la fine del Settecento e gli anni Trenta dell’Ottocento. Alcune carte conservate presso l’Archivio Storico Diocesano di Udine (Fondo Chiese e Paesi del Friuli, busta 264, fascicolo 2) provenienti dalla Parrocchia di Sauris presentano in filigrana la stella a sei punte e risalgono agli anni Venti dell’Ottocento. Ciò suggerirebbe che la datazione del manoscritto debba essere più alta rispetto a quanto tradizionalmente considerato.
Il nucleo originario del manoscritto è costituito complessivamente da 37 fogli. Le pagine 16 recto e verso risultavano originariamente bianche, come si desume dal fatto che sono presenti aggiunte successive tematicamente non pertinenti rispetto ai contenuti del manoscritto. In tali aggiunte è presente un riferimento a Ferdinando I d’Austria, imperatore dal 1835 al 1848 (vi si legge: “Soldato di Cavalaria / sotto l’imperatore Ferdi=nando primo”); tale riferimento costitusice indubbiamente un terminus ante quem rispetto alla redazione di tale fascicolo, che non potrà essere posteriore al 1848.
Ciò rende poco probabile che il manoscritto sia stato redatto da mons. Plozzer, considerato che il suo apostolato a Sauris ha inizio nel 1850 e sembra piuttosto confermare che la redazione del manoscritto vada collocata nella prima metà dell’Ottocento.
Aggiunte successive e non tematicamente coerenti con il resto del testo sono presenti pure nella pagina 31 verso e nella pagina 37 verso, come pure alla pagina 12 recto.
Per quanto riguarda la superficie scrittoria, non è presente alcuna forma di delimitazione. La scrittura, una forma tarda di “bastarda” di origine italiana realizzata con penna di volatile e inchiostro ferrogallico, appare ben allineata anche in assenza di apparenti linee guida. Non sembra che la scrittura sia opera di più mani. Da una comparazione con la grafia presente in carte conservate presso l’Archivio Storico Diocesano di Udine (busta e fascicolo menzionati in precedenza) si può osservare che la mano del manoscritto è compatibile con quella di mons. Cancian Antonio Schneider, parroco di Sauris nel periodo tra il 1797 e il 1834.
In quanto ai contenuti, la copertina del ms. Schneider reca il titolo “Antica / Dottrina cristiana / insegnata in dialetto / parlato a / Sauris”. I contenuti del manoscritto sono suddivisi in tre sottounità denominate “Schul”; la prima e la seconda "Schul" sono a loro volta suddivise in paragrafi chiamati “Unterbaisung” o “Unterweisung” ed eventualmente in sottoparagrafi (“Sitz”); la “Dritte Schul” è invece suddivisa in sezioni chiamate “Tail”, a loro volta suddivise in sezioni denominate “Unterbaisung”. Il testo si interrompe alla pagina 15 verso; le pagine 16 recto e verso, come si è detto, risultavano originariamente bianche; alla pagina 17 recto il testo del catechismo riprende dall’inizio della “Dritte Schul”, ripetendo contenuti presenti alle pagine 15 recto e verso; il manoscritto potrebbe dunque essere stato compilato in fasi temporali successive oppure ciò che oggi risulta rilegato in un unico fascicolo è il risultato di una collazione di precedenti manoscritti originariamente separati. Il testo si interrompe nuovamente alla pagina 31 verso, al termine della prima “Unterbeisung” del “Dritter Tail”. Alla pagina 32 verso il testo prosegue con la “II. Unterweisung” e si conclude alla pagina 37 verso con le parole “Ende des Dritten Tail”.
Il ms. Minigher presenta le stesse dimensioni del primo (mm 200 x 140); è composto da una copertina di cartoncino e 22 fogli. Le carte presentano le filigrane Nikolaev n. 994, uno stemma con incavati al capo, bordatura (simile allo scudo di Eineder n. 368 e Nikolaev n. 903) e l’immagine di un volatile al centro; sono inoltre presenti contromarche con lettere VG e uno stemma composito di difficile lettura. Anche in questo caso si tratta in ogni caso di carta prodotta dalla cartiera Galvani di Pordenone (VG = Valentino Galvani) tra la fine del Settecento e gli anni Trenta dell’Ottocento. Presso l’Archivio Storico Diocesano di Udine sono conservate carte con la filigrana Nikolaev n. 994 provenienti dalla Parrocchia di Sauris redatte negli anni Venti e Trenta dell’Ottocento. Ciò conferma che la redazione di entrambi i manoscritti è da collocarsi nella prima metà dell’Ottocento.
La grafia non appare significativamente diversa da quella dell’autore del primo manoscritto.
Sul piano testuale, il manoscritto presenta in copertina l’intestazione “Appartiene / Colle Giuseppe / di Andrea / di Sauris / di Sotto l’ano [sic] 1848”. Tale data è riportata anche in calce all’ultima pagina del manoscritto (“li 8 Aprile [] 1848), con grafia apparentemente diversa rispetto a quella impiegata nel testo del manoscritto; si tratta dunque con ogni probabilità di un’aggiunta successiva. La data costituisce comunque il terminus ante quem della redazione del testo; considerati anche gli altri indizi messi in luce dall’analisi materiale del manoscritto, e in modo del tutto analogo a quanto osservato per il ms. Schneider, ciò rende implausibile l’attribuzione del manoscritto a mons. Plozzer.
Sul piano contenutistico il manoscritto contiene la quarta parte della terza "Unterbaisung" della Dottrina cristiana. Il testo risulta redatto in modo uniforme e senza interruzioni, a differenza del testo contenuto nel primo manoscritto.
Un'analisi testuale permette di dimostrare che i manoscritti riportano la traduzione del Compendio della Dottrina Cristiana riveduto, ampliato e ristampato. Per ordine dell’Ill.mo Rev.mo Monsignore Michele Casati Vescovo di Mondovì ad uso della sua diocesi stampato a Genova nel 1788.
Si tratta di un testo che nella prima metà dell'Ottocento era in uso nell'Arcidiocesi di Udine, come risulta chiaro anche considerato il contenuto di una lettera, conservata presso l'archivio parrocchiale di Sauris (n. 33) scritta nel 1837 dal legato dell’arcivescovo di Udine a Tolmezzo, la quale recita: «Con grave amarezza del suo spirito è venuto Mr Vescovo a rilevare, che in più Parrochie non si insegna precisamente il testo prescritto di Mr Casati, ma che invece sonosi introdotti compendj, miscugli, ed alterazioni»
Il testo del Casati è suddiviso in sezioni corrispondenti alle diverse fasce di età degli allievi a cui è rivolto: la prima è Da farsi a’ teneri fanciulli capaci d’incominciare ad imparare la Dottrina Cristiana, la seconda è Da farsi a quelli, che debbono disporsi alla Confessione, la terza è destinata Per quelli, che debbono disporsi alla Comunione, la quarta e ultima è invece Per gli adulti, sopra le principali Solennità della Chiesa diviso in due parti. La terza sezione è a sua volta divisa in cinque parti: Parte prima - del Simbolo degli Apostoli detto volgarmente il Credo, Parte seconda - dell’Orazione, Parte terza - de’ Comandamenti di Dio e della Chiesa, Parte quarta - de’ Sagramenti, Istruzioni sopra le Virtù principali, i Peccati, i Doni dello Spirito Santo ecc.
Ogni sezione e ogni parte è divisa in Lezioni: la prima sezione è composta da tre lezioni; la seconda sezione è composta da sette lezioni; la terza sezione, la più corposa, prevede nella prima parte undici lezioni; le lezioni possono esserea a loro volta ulteriormente suddivise in sottosezioni. All’interno di tutte le sezioni il testo è strutturato in coppie di domanda e risposta.
La Dottrina Cristiana in saurano riproduce fedelmente la struttura del modello del Casati. Il ms. Schneider presenta la traduzione delle prime due sezioni ("Schul") e delle prime tre parti della terza sezione; il ms. Minigher presenta invece la traduzione della quarta parte della terza sezione. Le “scuole” (schul) corrisponsdono alle sezioni suddivise per fasce di età del Casati, le "Unterbaisung" a alle “lezioni” del Casati (unterbaisung). Il testo è inotre articolato in Froge ‘domanda’ e Ontbort ‘risposta’, secondo il modello tipico dei testi catechetici.
Nonostante l'evidente affinità strutturale con il catechismo del Casati, le scelte lessicali dei titoli delle diverse sezioni e sottosezioni ("Schul", "Unterbaisung", "Sitz"), così come l’utilizzo del lessico relativo alla dottrina e alla liturgia, fanno pensare che il redattore del manoscritto possa aver avuto a disposizione per la traduzione dei testi catechetici in Hochdeutsch: catechismi in tedesco coevi utilizzano il termine Unterweisung nella designazione delle sottosezioni (così, ad esempio, in Anleitung zur christkatholischen Erziehung und Unterweisung der kleinenKinder pubblicata a Passau nel 1844). Va tuttavia segnalato che nell’archivio parrocchiale non sono stati reperiti né l’opera del Casati né catechismi in lingua tedesca, sebbene siano presenti numerosi altri testi dottrinali e liturgici in tedesco.
Riferimenti bibliografici
Eineder, G., 1960, The ancient paper-mills of the former Austro-Hungarian Empire and their watermarks, Hilversum (Holland), The Papers Publications Society.
Isabella, D., 1993, Biografia di Fulgenzio Schneider. In F. Schneider, Memorie e racconti che oggidì si chiamano legende e superstizioni (Sauris/Zahre), Udine, Società Filologica Friulana: 23-43.
Magri, G., 1940-1, Il dialetto di Sauris, Università degli studi di Padova, tesi di laurea.
Nikolaev, V., 1954, Watermarks of the Mediaeval Ottoman Documents in Bulgarian Library. Vol. 1. Sofia, The Bulgarian Academy of Sciences.
Petris, B., 1978, Testi saurani – Zarar stiklan, Udine, Grillo.
Sidraschi, D., 2022, Il primo manoscritto della Dottrina Cristiana in saurano, in F. Zuin, D. Sidraschi (a cura di), La lingua e i suoi contesti, Alessandria, Dell’Orso: 69-88.
Tilatti, A., 1998, La parrocchia di Sauris: le chiese, gli uomini, i santi, in D. Cozzi, D. Isabella, E. Navarra (a cura di), Sauris/Zahre. Una comunità delle Alpi Carniche. Vol. 1, Udine, Forum: 63-90.